Descrizione sintetica
L’intervento è causato dal sisma dell’Emilia-Romagna del maggio 2012, che ha colpito tutti e tre i fabbricati costituenti la corte agricola originaria di cui ci si è occupati: la residenza della famiglia dell’agricoltore e i due magazzini agricoli nelle vicinanze; l’abitazione ha subito danni lievi e localizzati, uno dei due depositi è stato gravemente compromesso, mentre il secondo è crollato sotto le sollecitazioni del sisma. Di quest’ultimo edificio è stata proposta la ricostruzione. In considerazione di mutate esigenze aziendali rispetto al momento della costruzione dell’edificio originario, si è optato per una ricostruzione con delocalizzazione. Il nuovo edificio, avvicinandosi ai restanti due riparati e consolidati, compone una nuova geometria a C per la corte rurale, secondo tipologie tipiche per la zona. Nell’avvicinarsi, l’edificio cerca nelle sue geometrie e nelle sue scelte materiche la reinterpretazione in chiave contemporanea delle caratteristiche costruttive della tradizione. La forma del fabbricato è a pianta di forma trapezoidale: l’originario rettangolo di base si modifica per assecondare la giacitura dell’adiacente canale. Lo sviluppo in lunghezza del nuovo volume cerca richiami con le sagome degli edifici adiacenti. Anche il tetto, nei suoi scatti geometrici identificati da diverse profondità di sporto, ribadisce nella differenza di soluzione (coppi-canali/ coppi-embrici) gli allineamenti con l’edificio esistente più prossimo. La scelta delle due falde con soluzione a capanna costituisce ulteriore richiamo al linguaggio già proprio dell’intera corte rurale. La pelle esterna in mattoni, oltre a fungere da protezione dei telai strutturali e dei tamponamenti in blocchi, cerca il dialogo con il deposito adiacente, di cui ripropone la bicromia non più mediante tinte applicate superficialmente, ma incarnando nell’impasto d’argilla del mattone stesso le due nature di pilastro e tamponamento.